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LICEO CLASSICO FLAMINIO VITTORIO VENETO
LABORATORIO TEATRALE
IPPOLITO di Euripide
Le parole del Coro si sono appena spente nel buio profondo segnando la fine di Fedra la fine di Ippolito.
E’ stato un percorso affascinante, mettere in scena la tragedia di Euripide, l’IPPOLITO. Lavorare con i ragazzi permette di riscoprire tutta l’energia che si nasconde dietro le parole di un testo antico, ma sicuramente attuale. I ragazzi ci tengono a mettersi in gioco, a sfidarsi ed a lanciarsi, non è una questione di tecnica, non è una scuola di teatro questa, ma un ensemble dove ognuno contribuisce, con le motivazioni più svariate, a costruire pezzo dopo pezzo quello che diventerà lo spettacolo.
E’l’incontro/scontro tra la parola tragica, densa che affronta tutta la problematicità dell’essere uomo e la delicatezza, l’irruenza, la sensibilità, l’insicurezza, il desiderio dei ragazzi. Lavorare insieme paga, senza eccessivi protagonismi e come in un concerto della natura ogni suono, verso o parola devono trovare il proprio spazio e tempo.
Non so mai all’inizio dove arriverò con loro, un’idea di spettacolo è già impresso nella mente, ma è affascinante vederlo trasformare e avere comunque la certezza che il punto di arrivo andrà ben oltre qualsiasi previsione per quell’incantevole magia che pur con tutti i limiti tecnici, i ragazzi sanno infondere nella messa in scena finale.